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Porto di Livorno, approvato il rinnovo del protocollo per la sicurezza del lavoro

La soddisfazione dell'assessore regionale Bezzini: "Mi auguro che la sinergia tra i soggetti coinvolti contribuisca ancora di più a promuovere la cultura della prevenzione"

Via libera al rinnovo del protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell’area portuale, tra Regione Toscana e tutti gli enti e istituzioni che hanno un ruolo per la sicurezza nel porto. Il protocollo ha la finalità di elevare gli standard di sicurezza sul lavoro dell’area industriale e portuale di Livorno mediante azioni e progettualità, che interessano sia l’ambito portuale sia gli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante. 

"Intendiamo continuare a investire in iniziative e azioni, che favoriscano la sicurezza e la salute dei lavoratori con particolare attenzione alle realtà dove maggiori sono i rischi di infortunio - commenta l’assessore Simone Bezzini -. Rinnovando il protocollo per la sicurezza del lavoro nel Porto di Livorno puntiamo a rafforzare ancora di  più la collaborazione tra le parti, a vantaggio della qualità della salute dei lavoratori e della loro sicurezza. Mi auguro che questa sinergia continui a crescere e contribuisca ancora di più a promuovere la cultura della prevenzione anche attraverso specifici progetti di formazione e informazione”.

Si istituisce poi un gruppo tecnico che predispone un piano di attività annuale, da sottoporre all’approvazione del Comitato, che, principalmente individua le problematiche in materia di sicurezza definendo indirizzi per affrontarle, definisce i criteri per lo sviluppo del sistema di sorveglianza sugli infortuni, il coordinamento delle attività di vigilanza e il controllo in materia di sicurezza di tutti i soggetti firmatari, ed anche i criteri per le modalità congiunte di ispezione. Inoltre detta le linee di sviluppo delle procedure in materia di sicurezza; promuove interventi formativi e informativi negli ambiti lavorativi ritenuti maggiormente a rischio. Braccio operativo del gruppo tecnico è il "nucleo operativo" a cui partecipano anche rappresentanti delle parti sociali, sindacali e datoriali. 


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