Cronaca

Paralimpiadi, oro per Ambra Sabatini nei 100 metri femminili: livornese di nascita, ora vive a Porto Ercole

Ai Giochi di Tokyo ha conquistato il podio più alto nella categoria T63 (atleti che competono con protesi a un arto) e centrato il record del mondo con 14”11

Foto Fb Fidal, al centro Ambra Sabatini

Parla anche un po’ livornese la medaglia d’oro dei 100 metri femminili, categoria T63, conquistata poche ore fa a Tokyo da Ambra Sabatini alle Paralimpiadi. La giovane, infatti, è nata a Livorno il 19 gennaio del 2002, ma da anni risiede a Porto Ercole, in provincia di Grosseto e gareggia per il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Ambra Sabatini, in quella che è stata a tutti gli effetti una gara memorabile, ha preceduto sul podio le altre velociste azzurre Martina Caironi, 31enne originaria di Alzano Lombardo (Bergamo) e residente a Bologna (14''46) e Monica Graziana Contrafatto, 40enne originaria di Gela (Caltanissetta) e residente a Roma (14''73). 

La gioia della diciannovenne: "Mi sembra incredibile, ancora non ci posso credere"

È l'astro nascente dell'atletica paralimpica italiana e mondiale e per lei "lo sport è passione ma anche lavoro, concentrazione e condivisione delle vittorie con la squadra". Nonostante gareggi da poco con la Fispes, ha già stabilito il record mondiale sui 100 metri T63: "Praticavo atletica anche prima dell'incidente (era il giugno del 2019 quando subì l’amputazione della gamba sinistra a seguito di un incidente in scooter) nella specialità del mezzofondo". Del suo sport ama veramente tutto, soprattutto il fatto di doversi concentrare su un obiettivo e cercare di realizzarlo.

L'atleta cui si ispira è Martina Caironi, la stessa che deteneva il primato sui 100 T63 prima di lei: "Quando ero ancora in ospedal guardavo i video delle sue gare: è lei l'esempio su cui mi sono basata per capire che potevo riprendere a correre”. "Mi sembra incredibile - ha aggiunto -, ancora non ci posso credere. Era un sogno che avevamo da sempre, eravamo un duo che è diventato un trio e siamo riuscite a farcela”.


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