Cronaca

Porto Azzurro, detenuto aggredisce due agenti della polizia penitenziaria. La denuncia del sindacato Sappe: "Basta violenze"

L'episodio nella mattinata di giovedì 15 giugno all'interno del penitenziario dell'isola d'Elba, il segretario Capece: "Ormai è un bollettino di guerra"

"Due agenti della polizia penitenziaria del carcere di Porto Azzurro sono stati aggrediti da un detenuto". A denunciare quanto accaduto nella giornata di giovedì 15 giugno all'interno dell'istituto elbano è il sindacato Sappe, tramite il segretario Francesco Oliviero. "Ormai - ha aggiunto - è un bollettino di guerra, solo grazie al pronto intervento ed alla professionalità di altri poliziotti si è riuscito a riportare alla calma il detenuto e riaccompagnarlo in cella". I due agenti sono stati condotti in ospedale, con una prognosi dai 3 ai 5 giorni. "Nella mattinata odierna - ha proseguito Oliviero -, verso le 11 un detenuto di origini marocchine pretendeva di uscire dalla Sezione e poter parlare con il sottufficiale addetto alla Sorveglianza. Alla risposta dell'Agente addetto alla vigilanza di dover attendere, in quanto doveva contattare telefonicamente il graduato, il detenuto ha forzato il cancello di sbarramento ed è uscito dal reparto di appartenenza, dirigendosi verso gli uffici della sorveglianza. Gli agenti in servizio tentavano di riportarlo alla calma, ma venivano aggrediti dal detenuto".

La denuncia di Oliviero è dunque netta: "Il carcere di Porto Azzurro - spiega - ormai da tempo deve gestire con le esigue unità a disposizione detenuti problematici e poco inclini a qualsiasi piano trattamentale ed, a parere del Sappe, sono incompatibili con la struttura penitenziaria elbana. Le carceri della Toscana stanno vivendo ormai da tempo momenti di grande difficoltà nella gestione di tali detenuti. Sono continue le aggressioni al personale che si verificano senza che vi sia un intervento da parte degli organi superiori. Oramai il personale in servizio nel distretto Toscana-Umbria è allo stremo in quanto la situazione è diventata insostenibile".

Capece (Sappe): "Ormai è un bollettino di guerra, stanchi di subire violenze gratuite"

"Le vittime - ha proseguito il segretario regionale Donato Capece - sono sempre le stesse, ovvero le donne e gli uomini in divisa della polizia penitenziaria. Occorrono interventi immediati e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori".

Per il segretario regionale sono necessarie soluzioni politiche. "Espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La polizia penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l'incapacità di una Amministrazione che non riesce neppure a garantire la dotazione di strumenti indispensabili, come corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è alcuna traccia in periferia". 


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