Cronaca

Ruggiero Trasporti, tensione nei piazzali della Mercurio: "Minacce, offese anche razziste e poi l'aggressione ai lavoratori in sciopero"

L'Unione sindacale di base: "Provocazioni durante il presidio per rivendicare i nostri diritti. Aggrediti da titolare, figlio e cognato". In serata la nota del sindaco

Offese, minacce, insulti razzisti e, infine, l'aggressione a un operaio rimasto ferito e trasportato in ambulanza al pronto soccorso. Sono stati momenti di grandissima tensione quelli vissuti stamani di venerdì 22 settembre nel piazzale del gruppo Mercurio, all'interporto di Guasticce. Qui, stando a quanto denuncia l'Unione sindacale di base, alcuni lavoratori in sciopero della Ruggiero Trasporti e Servizi, la ditta che da un anno opera nella movimentazione auto in appalto per conto di Mercurio, sarebbero stati aggrediti dal titolare dell'azienda, dal figlio e infine dal cognato, insieme ad alcuni "crumiri", in seguito a minacce e pesanti offese, come ad esempio il "negro di merda rivolto a un rappresentante sindacale di origini senegalesi".  Una situazione che avrebbero subito anche i rappresentanti della committente Mercurio, a lungo a colloquio con Usb nella ricerca di un compromesso trovato ma "rifiutato dalla RTS" e presi di mira da alcuni lavoratori non scioperanti della stessa Ruggiero Trasporti e Servizi. Tensioni che, alla fine, hanno richiesto l'intervento della polizia, già presente sul posto.

Usb: "Fatti gravissimi, minacce ai lavoratori e a chi tutelava il diritto allo sciopero"

A ricostruire il tutto, comprese le ragioni che avevano portato allo sciopero, è l'Unione sindacale di Base in un lungo comunicato: "Questa mattina, presso i piazzali Mercurio dell’interporto di Livorno, abbiamo assistito ad un fatto gravissimo - si legge -. Avevamo proclamato uno sciopero per i lavoratori della ditta in appalto Ruggiero Trasporti, che da circa un anno gestisce il servizio di movimentazione auto tra porto e interporto, per protestare contro alcuni licenziamenti, per la sicurezza e per il rispetto del contratto nazionale. Alle 8:30 il titolare della ditta con il figlio, il cognato e alcuni responsabili e crumiri si è presentato di fronte ai cancelli minacciando i lavoratori in sciopero e i rappresentanti sindacali presenti sul posto a tutela del diritto di sciopero. Provocazioni e minacce sfociate poi da un’aggressione fisica portata avanti, sembra, dal cognato dello stesso titolare". "Un lavoratore iscritto a Usb è stato portato via in ambulanza - prosegue la nota -. Tutto condito da frasi come 'negro di merda' rivolto ad un rappresentante sindacale di origine senegalese. Più volte il titolare si è rivolto con arroganza anche nei confronti della polizia, chiedendo di prendere i documenti ai lavoratori in sciopero e portarli in questura in quanto lo sciopero non era (da lui) autorizzato. Fino a prova contraria con siamo ancora in dittatura. Presi di mira, da alcuni crumiri, anche gli stessi rappresentanti della committenza Mercurio".

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"Isolati e attaccati i lavoratori che si sono organizzati per difendere i loro diritti"

Secondo Usb, grazie a un lungo lavoro sindacale si era riusciti, anche con l’aiuto degli organi competenti come l’ispettorato del lavoro, a far rispettare le regole minime del contratto nazionale. "Per tutta risposta, però, i lavoratori che hanno avuto il coraggio di organizzarsi sono stati subito isolati e attaccati - denuncia Usb -. A quattro di loro non è stato rinnovato il contratto ad agosto, altri cinque saranno mandati a casa a fine settembre. Per tutti gli altri, decine di lettere di contestazione a dir poco pretestuose per poi arrivare al licenziamento. Intanto sono stati assunti e stabilizzati altri lavoratori senza rispettare il criterio di anzianità previsto dalla Legge. Ad oggi permangono gravi criticità rispetto alla sicurezza durante i trasferimenti". "La logistica - continuano dall'Unione sindacale di base - non è e non può diventare il 'far west' della nostra città, in cui si assumono decine di lavoratori con contratti precari, dove si lavora a cottimo (per numero di macchine movimentate) e non sulla base dell’orario contrattuale. Dove si deve per forza correre perché i piazzali sono pieni anche a discapito della sicurezza. Dove i lavoratori vengono inquadrati con livelli bassissimi in barba al contratto nazionale".

"Società in appalto sono corpi estranei, tutti i lavoratori siano assunti dal gruppo Mercurio"

"Ma soprattutto - concludono da Usb - la nostra città non può accettare che si metta in discussione il diritto di sciopero con la violenza e la minaccia. Durante la mattinata, nonostante quanto successo, abbiamo avuto un lungo incontro con la committenza Mercurio. Grazie a questa mediazione si era riusciti a trovare un compromesso. Compromesso che è stato rifiutato dalla Ruggiero Trasporti che ha, di fatto, confermato i licenziamenti. Queste società in appalto sono corpi estranei nella nostra città e come tali vanno considerati. Tutti i lavoratori devono essere internalizzati all’interno del Gruppo Mercurio". E per denunciare l’aggressione di stamattina, per ribadire che la libertà di sciopero e di organizzazione sindacale non si discutono e per sostenere la vertenza dei lavoratori in appalto, da lunedì 25 settembre Usb sarà nuovamente presente di fronte ai cancelli del gruppo Mercurio. "Chiediamo a tutti i lavoratori e lavoratrici - l'appello finale -, alle realtà politiche cittadine e alle istituzioni di prendere una posizione netta rispetto a quanto successo e partecipare al presidio di lunedì".

Salvetti: "Forte preoccupazione, caldo invito a recuperare clima di confronto democratico e di rispetto"

In serata l'intervento del sindaco Salvetti attraverso una nota: "Le notizie rispetto ai momenti di tensione che si sono registrati questa mattina di fronte ai piazzali Mercurio - si legge nella nota - non possono che determinare una forte preoccupazione ed un mio caldo invito a recupare quel clima di confronto democratico e di rispetto che da sempre caratterizzano le relazioni sindacali nella nostra città. Auspico inoltre che il normale confronto tra le parti permetta superare le situazioni che si sono determinate garantendo il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori".


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