Divieto di cattura del tonno rosso in vigore dalle 8 di mercoledì 4 agosto. A stabilirlo è il decreto del ministero delle Politiche Agricole che ha così disposto la chiusura definitiva, per quanto riguarda l'anno 2021, della campagna di pesca sportiva/ricreativa di questa specie ittica. Il motivo è da individuare nel fatto che è stato raggiunto il numero massimo di catture stabilite dall'Unione Europea. 

Riduzione delle giornate di pesca, cooperative in sciopero: "Vogliono chiudere le imprese del Mediterranneo"

La quantità di tonni che è possibile pescare, infatti, è attribuita come ogni anno sulla base delle direttive dell’ente internazionale che effettua gli studi scientifici per verificare lo stato di salute dei tonnidi nel Mediterraneo e nell’oceano Atlantico, l’Iccat, e che appunto suggerisce i quantitativi massimi prelevabili in ogni stagione da parte dell’industria della pesca. L’Ue, a sua volta, effettua una ripartizione tra i vari stati membri in funzione dell’importanza della flotta peschereccia di ciascuno Stato e del rispetto delle normative in materia negli anni precedenti. Il Mipaaf, infine, ripartisce la quota nazionale tra i vari sistemi di pesca.

Reti fantasma, via al recupero dai fondali marini: "Salvaguardare la bellezza della costa"

Di conseguenza, in relazione al raggiungimento delle quote di cattura consentite, a partire da mercoledì 4 agosto è entrato in vigore il divieto assoluto di pesca sportiva di questa specie altamente minacciata dal sovra-sfruttamento. Per i pescatori sportivo/ricreativi è comunque consentito per tutto l’arco dell’anno, a tutte le unità già in possesso dell’autorizzazione per la pesca sportiva del tonno rosso, continuare a catturare esemplari della specie a condizione che vengano immediatamente rilasciati in mare (cosiddetta tecnica del 'catch/release'). La capitaneria di Porto invita quindi al rispetto della normativa al fine di non incorrere nelle sanzioni previste per legge.