Cronaca

Effetto Venezia a tutto cinema, il quartiere sarà una sala a cielo aperto. Bruciati: "Ma la festa manterrà le sue tradizioni popolari"

Proiezioni sui palazzi, ospiti internazionali e cicli formativi: la 38esima edizione della storica kermesse estiva dedicata alla settima arte. Il direttore artistico: "Obiettivo utilizzare questa edizione come sviluppo per il territorio"

Il direttore artistico di Effetto Venezia, Marco Bruciati

Il cinema quale fil rouge della 38esima edizione, il titolo di un film per ogni tematica scelta e il quartiere - ma di fatto una città intera - trasformata in uno spettacolo a cielo aperto. Effetto Venezia 2023 si presenta così, con largo anticipo rispetto ai tempi e un nuovo direttore artistico, Marco Bruciati, docente, regista, esperto del settore ed ex candidato a sindaco di Livorno con Buongiorno Livorno proprio contro l'attuale primo cittadino Luca Salvetti. "Ma di politica non parlo fino a settembre - ha chiarito subito Bruciati nella conferenza di ieri 16 febbraio -. Ringrazio il sindaco, la giunta e il Lem per l'opportunità che mi hanno offerto, un'occasione professionale da cogliere al volo. Non ho problemi a dire quale sarà il mio compenso (10mila euro spiegherà poi Salvetti), ma vorrei parlare di questa edizione che, fatta eccezione per quella del 1995 dedicata al centenario della nascita del cinematografo, sarà unica nel suo genere".

Bruciati: "Non trasformerò Effetto Venezia in una festa del cinema, ma la città sarà un cinema all'aperto"

Un contenitore ben definito che si sviluppa dal naturale rapporto con il cinema della città di Livorno, set di tantissime prestigiose pellicole e terra di grandi registi, attori, sceneggiatori, musicisti, costumisti e operatori che hanno ispirato la nascita di decine e decine di associazioni locali. Proiezioni sui palazzi della Venezia, ospiti - se riuscirà il gran colpo - internazionali e cicli formativi per spiegare come il cinema possa diventare uno strumento di crescita umana e professionale. "Senza perdere però la tradizione di una festa popolare - ha spiegato Bruciati - perché Effetto Venezia manterrà la sua peculiarità di festa di prossimità, multidisciplinare (spazio agli artisti di strada, alla musica in Fortezza Nuova e al teatro e ai talk show in piazza del Luogo Pio), con la sua proposta enogastronomica che potrebbe essere collegata al cinema. Insomma, non è mia intenzione trasformarla in una festa del cinema, ma la cornice ci consente di dare una connotazione particolare, come se fossimo in un cinema a cielo aperto. E con un obiettivo ulteriore: utilizzare questa edizione come sviluppo per il territorio"".

Sei le tematiche portanti presentate da Bruciati, ognuna ispirata al titolo di un film:

  • Lampi sull’acqua - Il quartiere si trasformerà in un vero e proprio spettacolo a cielo aperto in cui le architetture e i canali possano trasformarsi in superfici di proiezione che racconteranno la storia del cinema coinvolgendo videomaker e montatori
  • La strada - Clown, giocolieri, musicisti, mangiafuoco e costruttori di sogni. Le strade si trasformeranno in lanterne magiche in cui poter viaggiare dalla tradizione circense a quella del teatro
  • Effetto notte - Una proposta orientata a non snaturare la tradizione popolare della manifestazione ma capace di contaminarsi con linguaggi contemporanei, sperimentali e legati alla fruizione giovanile
  • Zero in condotta - Percorsi formativi intensivi da svilupparsi nel periodo dell'evento per raccontare e approfondire alcuni ruoli specifici nel mondo del cinema, al fine di comprendere quanto quest'ultimo possa diventare un vettore per il futuro, un bacino professionale importante
  • Ovosodo - Contest sia forma grafica/pittorica e audiovisiva per gli studenti degli istituti scolastici del territorio che potranno raccontare la loro visione legata al rapporto tra Livorno e il cinema. I risultati faranno parte di una specifica installazione per tutta la durata della manifestazione
  • Il sorpasso - Oltre agli ospiti e agli artisti da tutta Italia, cuore pulsante della manifestazione saranno le realtà culturali, sociali ed enogastronomiche del territorio.

Salvetti: "Avevamo in mente due idee, poi abbiamo scelto il cinema e quindi Bruciati"

"Quest'anno siamo riusciti con anticipo a elaborare l'idea base di Effetto Venezia" ha affermato il Sindaco. "Nelle tre precedenti edizioni ci siamo dovuti adattare alle regole anti-Covid e per questo motivo abbiamo dovuto modellare Effetto Venezia con ciò che ci era consentito fare. Non abbiamo potuto individuare un tema forte che caratterizzasse la kermesse, se non quello di dare la possibilità al mondo artistico, culturale e spettacolare della città di avere una vetrina dove esprimersi. Avevamo due idee in testa: una è quella della Livorno dei colori e delle mille nazioni, cosmopolita; l'altra idea era quella di collegare Effetto Venezia al mondo del cinema e così abbiamo fatto. Subito dopo abbiamo pensato a chi poteva mettere in pratica questa idea, aggiungendone altre e arricchendo il quadro e la figura di Marco Bruciati era la più rappresentativa, dal momento che da anni lavora su questo fronte. Dopo aver accettato la nostra proposta, da direttore artistico si è messo a lavorare ed ha elaborato un progetto per la prossima edizione di Effetto Venezia". 

Garufo: "Idea di Bruciati estremamente originale"

"Effetto Venezia - ha aggiunto l'assessore al Turismo e al Commercio Rocco Garufo - è una manifestazione che ha una grande importanza per quanto riguarda il settore commerciale. L'idea del cinema che Marco Bruciati sta sviluppando in maniera estremamente originale, contiene anche quei punti che lo scorso anno erano stati dei punti di forza come gli spettacoli di strada che ci hanno consentito di andare incontro alle esigenze dei commercianti creando la diffusione della festa in tutti gli angoli della Venezia". "Aver fatto un evento, che è poi l'evento cittadino più importante, negli anni del Covid - ha aggiunto l'assessore -, ha avuto il suo effetto positivo anche per quanto riguarda la promozione turistica. Infatti gli eventi che abbiamo organizzato in questi anni difficili hanno avuto la funzione di far conoscere la città al di fuori dei propri confini, inizialmente con un turismo di prossimità.  Abbiamo conforto dai dati che questa fascia di turisti che apprezzano e scelgono Livorno come una destinazione si sta allargando e sta aumentando in maniera molto incoraggiante. Il tema scelto per questa edizione darà ancora di più un connotato di proiezione nazionale e anche internazionale". 

Lenzi: "Declinare Effetto Venezia all'arte popolare per eccellenza credo sia la scelta giusta"

"Parto da dei dati molto semplici - ha infine detto l'assessore alla Cultura, Simone Lenzi -, penso a cose come 'La Bella Estate' che organizziamo tutti gli anni a Villa Maria e che è costituita da incontri sul cinema che raccolgono un interesse straordinario; penso al fatto che abbiamo dei progetti su Villa Maria legati all'associazionismo che riguarda il cinema; penso che c'è tutta la partita dei cosiddetti Hangar creativi, cioè un luogo che è posizionato in una delle zone più belle della città e che noi vorremmo pensare anche come luogo produttivo rispetto a degli ambiti che sono appunto quelli che riguardano la produzione audiovisiva". "Proprio in ragione di tutto questo - ha concluso l'assessore -, ritenevamo che fosse giusto accendere una luce su questo aspetto e quindi dedicare Effetto Venezia a quella che è una vocazione ben consolidata storicamente di Livorno rispetto al cinema. Un po' perché Livorno fu uno dei primi posti dove i Lumière vennero a spaventare le persone con le proiezioni del cinematografo appena nato, e perché poi, da allora, questa vocazione non si è mai spenta in città. Pertanto declinare Effetto Venezia, che è una manifestazione popolare, a quella che è l'arte popolare per eccellenza, credo sia una scelta giusta".


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