Cronaca

Fase 2, Piombino: bar e ristoranti consegnano le chiavi al sindaco. Ferrari: "Salvaguardare queste attività"

Il primo cittadino al fianco delle imprese in difficoltà. A San Vincenzo invece stanziati contributi a fondo perduto e cancellata anche la tassa sulla pubblicità.

Sulla riapertura di bar e ristoranti c'è ancora un grande punto interrogativo. Il premier Giuseppe Conte, nell'illulstrare la cosiddetta "Fase 2", ha indicato il 1 giugno come data per uan ripresa completa di queste attività con tutte le misure di sicurezza del caso. Tuttavia il dover aspettare un altro mese potrebbe avere effetti devastanti sull'economia di queste imprese che, tramite i sindaci delle varie città, stanno chiedendo a gran voce di poter riaprire quanto prima. A Piombino, i titolari di bar e ristoranti hanno consegnato, in segno di protesta, le chiavi dei loro locali al sindaco Francesco Ferrari chiedendo che, tramite le istituzioni, riesca a dare voce alle loro istanze. Pochi chilometri più a nord, a San Vincenzo, sono state adottate misure straordinarie per i lavoratori in difficoltà come lo stanziamento di contributi a fondo perduto e la cancellazione della tassa sulla pubblicità.

Piombino, i titolari di bar e ristoranti chiedono aiuto al sindaco

I gestori delle attività che al momento non possono riaprire al pubblico hanno consegnato al sindaco Ferrari e all'assessore Sabrina Nigro le chiavi dei propri locali: "La voce dell'amministrazione - le parole del primo cittadino -, spinta dall'appoggio dei proprietari dei locali cittadini, si farà sentire con ancora più forza e determinazione in tutte le sedi istituzionali per portare all'attenzione del Governo le istanze dei lavoratori. Dietro ogni titolare di attività c'è non solo la sua famiglia ma anche le famiglie dei loro dipendenti: ogni attività è un luogo di lavoro ma anche un fondamentale luogo di socialità, di confronto e unione collettiva. Bar e ristoranti - conclude Ferrari - sono tra i luoghi in cui più forte si percepisce l'unità della nostra comunità e salvaguardare queste attività significa anche agire per ritrovare un senso di appartenenza collettiva". 

San Vincenzo, il Comune al fianco delle realtà imprenditoriali colpite dal Coronavirus 

Dallo stanziamento di contributi a fondo perduto alla cancellazione della tassa sulla pubblicità. Sono queste alcune delle misure adottate dall'amministrazione comunale di San Vincenzo per aiutare le imprese e le attività colpite dal Coronavirus: "Queste realtà - commenta il sindaco Alessandro Bandini - sono il punto dal quale ripartire una volta che questa emergenza sarà alle spalle e dobbiamo fare ogni possibile sforzo per garantire la loro sopravvivenza. Uffici, dirigenti e assessori sono al lavoro per individuare misure che siano in grado di sostenere gli imprenditori in questa fase delicata, tenendo presente che l'obiettivo delle imprese è lo stesso dell'amministrazione".

Sono diverse, per adesso - oltre ai parcheggi gratuiti di piazza Benvenuti e piazza Gramsci fino al 31 maggio e all'accordo con Bcc per garantire alle imprese prestiti a tasso zero -, le strade intraprese per tornare a vedere la luce. Un contributo in termini economici (complessivamente circa 200mila euro), a fondo perduto, per la micro e piccola impresa. Denaro individuato grazie a quanto verrà recuperato dalla rinegoziazione dei mutui in corso e che - utilizzando una quota parte della Tari come parametro di riferimento - sarà a disposizione delle micro e piccole imprese. Ma non solo, sono in arrivo altre misure tra cui l'estensione gratuita delle concessioni esistenti di suolo pubblico, dove possibile, affinché vengano distanziati i tavoli riducendo al minimo la perdita di posti a sedere e il rinvio, di un anno, degli adempimenti previsti dal nuovo regolamento del decoro urbano. Cancellata inoltre, per il 2020, l'imposta comunale sulla pubblicità. 


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