Cronaca

Rigassificatore a Piombino: il progetto che divide. Il fronte del 'no': "Dovremmo evacuare la città"

Inchiesta sul progetto presentato da Snam per installare nel porto di Piombino un rigassificatore in grado di risolvere il problema dell'energia e abbattere il caro bollette

Rigassificatore a Piombino, si o no? Da settimane ormai l'ipotesi dell'installazione di un rigassificatore all'interno del porto livornese si è trasformata in qualcosa di molto più concreto. L'obiettivo del governo, grazie al progetto presentato nei giorni scorsi da Snam, è chiaro: risolvere il problema del caro bollette e dare manforte al paese intero per abbattere quella che in questi mesi è diventata a tutti gli effetti una crisi energetica. Piombino, però, come sviluppato nell'ambito dell'inchiesta di Today.it, si divide. Anzi, il fronte del 'no' è nettamente più presente di quello opposto. Troppi i rischi a livello ambientale, troppo il timore di ospitare alla banchina est dello scalo livornese una 'bomba ambientale' in grado, da un momento all'altro, di poter arrecare un danno irreparabile ad una città che in questi mesi e soprattutto negli ultimi anni ha pagato a caro prezzo la crisi della siderurgia. 

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E se il sindaco Francesco Ferrari è determinato a non arretrare di un passo, facendo valere tutti gli appigli possibili - burocratici e non - per opporsi a questa scelta calata dall'alto, anche la città e le imprese del territorio, in particolar modo quelle legate alla filiera dell'agroittica che vedrebbero condizionata e non poco la loro attività, sono sul piede di guerra. Il 'no' è secco e ficcante, non ammette grosse repliche. Passeggiando per Piombino, dal porto al centro della città, il coro è unanime. Sia quello dei rappresentanti dei vari comitati di cittadini, sia quello di chi ha assistito finora da semplice spettatore all'evolversi della faccenda. "Non lo vogliamo il rigassificatore" è la frase che più si sente dire. Ma intanto l'iter va avanti. Sabato scorso, 20 agosto, sono scaduti i termini per presentare le osservazioni al commissario straordinario in merito al progetto di Snam, mentre il prossimo 25 agosto scadrà il termine per la società per presentare le integrazioni. Insomma, lo scontro è aperto e in pieno svolgimento. 


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