Un arresto in flagranza di reato, cinque obblighi di dimora, undici indagati e 23 persone segnalate. È questo l'esito di un'operazione della guardia di Finanza di Portoferraio mirata a disarticolare un'importante organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga, principalmente cocaina, all'Isola d'Elba, al cui vertice sarebbero stati individuati due pluripregiudicati, con un "passato delinquenziale di rilievo", i quali, per i loro affari illeciti, si avvalevano di una coppia di coniugi titolari di una rivendita di motociclette.

L'operazione è il frutto di indagini lunghe e complesse, iniziate nel marzo 2020, portate avanti con l'ausilio di attività tecniche audiovisive e con una serie di blitz sempre effettuati dalla GdF di Portoferraio, tra i quali quello che ha avuto come epilogo l'arresto del titolare della rivendita moto, trovato in possesso nel luglio 2020 di 35 grammi di cocaina. "In base a quanto finora preliminarmente ricostruito - spiegano dal comando provinciale di Livorno -, il 'quartier generale' dei traffici illeciti di stupefacenti sarebbe stato stabilito a Portoferraio all'interno dell'attività commerciale di rivendita e noleggio di moto, da dove la cocaina veniva poi distribuita ai pusher che a loro volta la spacciavano al dettaglio nelle strade e nelle piazze dei vari comuni elbani".

Le misure cautelari, in tutto cinque obblighi di dimora, hanno colpito oltre che gli uomini al vertice della organizzazione anche le rispettive mogli e o conviventi che hanno avuto un ruolo determinante nella gestione dei rapporti utili alla consegna e al pagamento della cocaina. Un duro colpo inferto al traffico di cocaina grazie anche all'aiuto dei cani Giambo, Brooke e Jerome, protagonisti nel blitz di ieri, venerdì 16 luglio, che ha portato anche all'arresto di un uomo trovato in possesso di 44 grammi di cocaina e 5 dosi preconfezionate. Undici, complessivamente le persone oggetto delle indagini e delle perquisizioni nel contesto delle quali sono stati rinvenuti due panetti di hashish da 100 grammi l'uno e 35.000 euro in contanti.Nell'ambito delle medesime indagini sono stati nel tempo identificati 23 acquirenti segnalati in via amministrativa alla Prefettura di Livorno per uso di stupefacente.