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"Manoscritto", alla Fondazione Trossi Uberti l'ultimo romanzo di Majilinda Bregasi

foto di Ricciardo Cecchi

Sabato 11 maggio, alle 18, Majlinda Bregasi presenta "Manoscritto", romanzo ispirato a una storia straordinaria del Seicento. La devastazione turca di un convento dei Balcani, negli occhi dell'unico frate sopravvissuto. È lui, il frate di nome Uk (lupo), che supererà il dolore e farà poi rinascere la vita, l'amore e la speranza sopra le macerie della guerra. Pubblicato da LFA Publisher.

Intervengono alla presentazione Leonardo M. Savoia, Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze, Accademico corrispondente dell'Accademia della Crusca; Blerina Suta, Dipartimento di Studi Linguistici, Letterari e Comparati dell’Università di Napoli "L'Orientale". Modera l'incontro Veronica Carpita, direttrice della Fondazione d'Arte Trossi-Uberti.

In questa occasione viene presentato in anteprima il film documentario di Majlinda Bregasi "Il lamento delle montagne", in concorso a vari festival internazionali. Il pianto degli eroi dell'antica Grecia viene catturato dalla telecamera in un villaggio isolato sulle alpi dell'Albania. In cima a quelle montagne, dove i turchi non hanno potuto mettere piede durante l'invasione secolare dei Balcani, gli uomini conservano ancora le antiche tradizioni funebri, come un segno forte della loro identità. 

Majlinda Bregasi, scrittrice, linguista e giornalista, è autrice dei libri "Oltre al dibattito politico", "La fuga", "Le rime timide" e in questi giorni esce a Pristina (Kosovo) anche il suo ultimo romanzo "Mom". 
Fra i suoi film documentari "Il codice della vita - perché salvammo gli ebrei", "Vivi per testimoniare" dedicato al frate francescano Zef Pllumi, sopravvissuto per 45 anni alle prigioni albanesi del dopoguerra, "Tra due mondi", le rappresaglie dei comunisti nell'ex-Jugoslavia.

Majlinda Bregasi è nata in Albania nel periodo della dittatura di Enver Hoxha, si è trasferita in Kosovo durante la guerra del '99, e lì ha lavorato alla televisione pubblica fino alla proclamazione dell'indipendenza del nuovo stato. Dal 2010 vive a Livorno. Attualmente è professore associato all'Università di Pristina, dove dirige il Centro della Lingua e Cultura Italiana.

(Ph. di Ricciardo Cecchi)

PER INFO
Fondazione Trossi Uberti
via G.Ravizza 76
 


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