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"No face No name" , una mostra di Valentina Restivo alla Galleria Uovo alla Pop

Volti senza nome. Nomi senza volto. L'identità al tempo dello stress da esibizionismo è un tema su cui riflettere. E Valentina Restivo, artista livornese, lo affronta con un atto che è insieme ironico e dedito, crea stupore, lasciando tutti "senza" bocca aperta. Lo fa con "No face no name", la mostra che dal 2 al 13 maggio 2019 riempirà gli spazi di Uovo alla Pop, galleria d'arte, workshop e spazio co-working che si trova a Livorno sugli Scali delle Cantine 36/38. L'inaugurazione è fissata per giovedì 2 maggio alle 18 e la data scelta non è affatto casuale, poiché cade esattamente a 500 anni di distanza dalla morte di Leonardo Da Vinci. Al genio toscano Valentina Restivo rende omaggio dedicandogli questo progetto che si realizza in un solo show in galleria (dove saranno esposte 6 opere e circa 40 illustrazioni) più un grande murale, realizzato con il patrocinio del Comune di Livorno, che sarà presentato ufficialmente sempre giovedì 2 maggio e che si aggiunge alla lista delle incursioni urbane del Festival "Parete aperta": è  una "non Gioconda" di 7 metri sul muro di Via Pompilia, quartiere San Marco Pontino. Un'opera ampia e immortale, proprio per aver rappresentato l'Immortale: la signora dai tanti nomi, l'opera più perseguitata da artisti di tutti i calibri, tanto che non c'è neanche bisogno di nominarla. Il "no face" che omaggia Da Vinci fa da manifesto al progetto artistico di Valentina Restivo
e si ritroverà anche in galleria, assieme a tanti altri volti più o meno noti, tutti accomunati dal fatto di essere vuoti, perché l'artista sceglie di non dare un'identità ai ritratti. Sarà il pubblico, eventualmente, a riconoscerli. I volti sono vuoti, e i corpi che circondano potrebbero anche richiamare
qualcosa di riconoscibile; volti noti sì, ma senza più un nome ormai, né una faccia.

Sono andati gli occhi, andate le bocche, in giro è il naso, che si avrebbe quasi voglia di intervenire noi stessi a rimetterli al loro posto, nel volto, ma non si può. E la domanda sorge spontanea: perché l'artista non ha finito il volto? Nel cercare una risposta, si provi ad abbandonarsi alle evocazioni che questi quadri suscitano: storie di persone ai margini per la loro unicità consumata e perduta. È proprio in questo perdere che l'artista guadagna il primato dell'anonimato e offre un bellezza enorme e quasi paurosa. E non si chieda alle galleriste di spiegare cosa si sta vedendo, non diranno niente. È una mostra muta, senza lettere, un luogo dove entrare in silenzio e ascoltare, far parlare facce che hanno perso la faccia. Tuttavia, i visitatori troveranno un album con i non volti della mostra da colorare. Una collezione numerata pop, firmata Uovo alla Pop, dove i bambini di tutte le età potranno sbizzarrirsi dando sfogo ai colori e alla fantasia. Non solo: in un angolo della galleria ci sarà un desk
dove si raccoglieranno le idee dei fruitori in merito alle future possibilità dell’artista dopo questa mostra.

I no face esposti nella mostra sono di due tipologie: quelli a gouache su bianco e quelli che spuntano da uno sfondo nero. Sarà possibile vedere la mostra tutti i giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, in più la galleria apre su appuntamento o nelle aperture degli eventi in programma.

PER INFO
Galleria Uovo alla Pop
Scali delle Cantine 36/38
uovoallapop@gmail.com 
tel. 3805270947


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