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Teatro Goldoni, domenica 26 febbraio il concerto "5&5 Beethoven"

Domenica 26 febbraio, alle 18, nuovo appuntamento per la stagione sinfonica al Teatro Goldoni. Titolo dell'evento "5&5 Beethoven": la quinta sinfonia del compositore tedesco sarà infatti preceduta da un altrettanto imponente suo lavoro quale il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 73, l'ultimo dei concerti che Beethoven dedica a questo strumento, il cui titolo "Imperatore" si deve fin dalla sua prima esecuzione all'editore del genio di Bonn che ne volle così sottolineare tutta la maestosità.

A proporre questi due capolavori, sul podio dell'Orchestra del Teatro Goldoni, il suo direttore principale Eric Lederhandler; si apprezzeranno così, per la Sinfonia n. 5 i suoi celebri contrasti sonori, in cui  alla violenza di alcuni episodi si contrappongono momenti di alto lirismo, con linee tematiche e melodiche più morbide, movimenti tutti in cui si staglia veramente un Beethoven titanico, capace di far emergere la possenza sonora  in tutta la sua grandezza quasi a sfidare il destino. Non meno appassionante la sfida per il Concerto "Imperatore", in cui Beethoven portò alla sua più alta integrazione il dialogo tra strumento solista e orchestra, grazie ad una struttura del brano che rimandava alla forma sinfonica.

L'imperiosità dell'opera emerge sin dall'attacco iniziale, dove il "tutti" orchestrale introduce lo strumento solista che espone il tema iniziale, per proseguire in un continuo alternarsi tra marzialità dell'orchestra e passaggi lirici del pianoforte, prima di approdare al secondo movimento  dove la cantabilità assume un tono intimistico, nostalgico e porta direttamente al terzo movimento che, grazie ad un sapiente gioco di intrecci e rimandi, conduce il concerto alla gioiosa conclusione finale, a sottolineare il magistrale rapporto tra orchestra e pianoforte.  E' tuttavia la parte pianistica, dove risiede lo sforzo compositivo di Beethoven, che richiede al solista una tecnica interpretativa non indifferente, vero e proprio banco di prova per generazioni di pianisti: lo ascolteremo nell'esecuzione al pianoforte di Élodie Vignon, artista francese la cui tecnica è definita dalla critica "poetica e luminosa" e che vanta un'importante carriera che l'ha vista suonare molto in Europa (Belgio, Francia, Lussemburgo, Italia, Spagna, Lituania...) e negli Stati Uniti, sotto la direzione di direttori di fama mondiale.

Questa ricca serata sarà aperta con la premiazione della giovane clarinettista coreana Moonsun Yoo, vincitrice di competizioni internazionali ed applaudita in numerosi recital presso la Carnegie Hall, Seoul Arts Center, Sejong Chamber Hall, Kumho Art Hall, ecc.; l'ascolteremo nel Concerto per Clarinetto n. 1, op. 73 di uno dei grandi compositori del periodo romantico quale il tedesco Carl Maria von Weber, diretta da Giuseppe Ler direttore associato dell'Orchestra Teatro Goldoni, opera brillante che richiede notevoli doti virtuosistiche allo strumento solista.

Il particolare tema del concerto, con il richiamo alle due opere n.5 di Beethoven, hanno indotto gli organizzatori a scherzare sul tema e, grazie alla collaborazione della rinomata Pizzeria Seghieri di Livorno, offriranno in apertura al pubblico un assaggio dell'altrettanto celebre "5&5" livornese.

Info
Biglietti (posto unico 10 euro, ridotto under 25 5 euro) disponibili al botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) aperto il aperto il martedì e giovedì dalle 10 alle 13, il mercoledì, venerdì e sabato dalle 16.30 alle 19.30 ed online su www.goldoniteatro.it.


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