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Mascagni Festival, domenica 5 settembre in scena "Le prospettive dell'amore"

Foto mascagnifestival.it

Nuovo appuntamento con il Mascagni Festival. Domenica 5 settembre, dalle 21, si terrà alla Terrazza lo spettacolo "Le prospettive dell'amore" (foto in pagina mascagnifestival.it).

"Le prospettive dell'amore" sono le multiple rifrazioni di una personalità complessa e contraddittoria, che nello specchio delle relazioni amorose restituisce un ritratto prismatico, inafferrabile e al tempo stesso intimo del Maestro, qui colto nello spazio protetto della propria vita emotiva e sentimentale. Laura Morante Agnese Claisse interpretano Donna Lina e Anna Lolli, rispettivamente moglie e amante del Maestro. La ricostruzione drammaturgica di Chiara Ridolfi – basata sulle lettere autografe di Mascagni – mette in scena l'intenso rapporto del Maestro con due donne profondamente diverse ma intrinsecamente complementari ai suoi bisogni affettivi e psicologici.

In tal senso, Lina e Anna rappresentano i poli opposti entro cui si muove la personalità di Pietro Mascagni.
Donna Lina è l'amore domestico e familiare, la figura protettiva e materna che ha condiviso col Maestro le difficoltà di una vita talvolta stentata e sofferta, supportandone – anche materialmente – le ambizioni, condividendo con lui le più intime sofferenze, come la perdita del figlio primogenito, e le gioie più intense, dalla nascita dei figli sino all'improvvisa celebrità del compositore.

L'incontro con la romagnola Anna Lolli, avvenuto dopo il clamoroso successo della Cavalleria rusticana, nasce entro una cornice di stampo stilnovistico. Lo sguardo del Maestro incrocia in teatro i "divini" occhi verdi di Anna, allora diciannovenne, tra i volti del coro. Il Maestro, che quegli occhi li aveva sognati anni prima, ne resterà talmente colpito da confidare al librettista Illica: "Se rivedo quegli occhi non li lascio più". Il rapporto tra i due, separati da molti anni di differenza, si configura quasi secondo i codici dell'amor cortese, in cui la donna è "domina" dell'animo del Maestro, che si dichiara suo devoto "servitore".

Venato di misticismo, l'amore di Mascagni per Anna appare però al tempo stesso come devastante passione per la femme fatale, la cui angelicata purezza genera paradossalmente una tensione erotica ancora più conturbante. Nasce una passione travolgente, la cui drammatica intensità, acuita dal comune sentimento religioso che avvolge la relazione nella luce fosca del peccato, raggiunge vette di esasperato e languido lirismo, in uno slancio divorante e inappagabile che spinge il Maestro a indirizzare all'amante oltre 4.800 lettere nell'arco di 35 anni.

Mascagni si trova così al centro di un intrigo amoroso che ricorda le trame dei romanzi tardo romantici e decadenti in voga all'epoca, con accenti talvolta marcatamente dannunziani (peraltro, emblematicamente, il Vate – con cui Mascagni ebbe un rapporto controverso – fu coinvolto nel ménage sentimentale). Conteso tra due donne che incarnano virtù opposte ma altrettanto irrinunciabili, il Maestro fluttua in un vortice emotivo: promette e non mantiene struggendosi enfaticamente, si logora nel rimorso, sublima nell'arte i suoi tormenti senza tuttavia risolverli.

Sulla scena Mascagni incombe, ma scompare. Resta la sua musica, eseguita da Massimo Salotti al pianoforte e dall'Ensemble strumentale del Teatro Goldoni di Livorno, e restano Lina e Anna, prigioniere dei loro ruoli di moglie e amante, ma finalmente protagoniste di un dramma consumato all'ombra del Maestro. Lina e Anna assumono, allora, una duplice valenza di carne e simbolo: per un verso proiezioni di un animo, quello di Mascagni, lacerato e diviso tra tensioni opposte, tra la rassicurante sicurezza domestica incarnata dalla moglie e la perturbante passione proibita per l'amante; dall'altro le due donne vivono sulla scena in tutta la loro umana realtà, come tragiche eroine di un dramma borghese avvincente, ma crudelmente vero.

Donna Lina Laura Morante
Anna Lolli Agnese Claisse
Drammaturgia Chiara Ridolfi
Pianoforte Massimo Salotti
Ensemble strumentale del Teatro Goldoni di Livorno
Direttore Massimiliano Caldi
Consulenza musicologica Fulvio Venturi
in collaborazione con Comitato Promotore Pietro MascagniMuseo di Bagnara di Romagna

BRANI IN PROGRAMMA

Pietro Mascagni

Sinfonia in Do minore (Ensemble strumentale)

Elevazione da Messa di Gloria (Annamaria Fornasier, violino)

Preludio da Cavalleria rusticana (Ensemble strumentale)

Danza delle Guechas da Iris (Pianoforte solo)

Barcarola da Silvano (riduzione Zani – Ensemble strumentale)

Sequenza delle Tre donzelle da Parisina (Pianoforte solo)

Intermezzo da L' amico Fritz (riduzione Zani – Ensemble strumentale)

Preludio da Pinotta (Ensemble strumentale e pianoforte)

Intermezzo da Cavalleria rusticana (Ensemble strumentale e pianoforte)

Per Info
Mascagni Festival​
Biglietti acquistabili al seguente link: https://www.ticketone.it/eventseries/le-prospettive-dellamore-2945900/
Come da normative vigenti (dal 6 agosto 2021) e come gli ultimi aggiornamenti Governativi impongono per il contenimento del diffondersi del Covid, per partecipare all'evento in oggetto sarà necessario disporre di Green Pass (anche con sola prima dose effettuata) da mostrare in formato cartaceo o digitale. In mancanza del Green Pass: risultato del tampone (molecolare o antigenico) negativo, effettuato nell' arco massimo di 48 ore prima dalla data dell'evento.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Teatro Goldoni; si informa il gentile pubblico che, a causa delle norme anticovid, la capienza del teatro sarà limitata a 400 persone per cui l'ingresso sarà garantito sino al raggiungimento della 400ma prenotazione/vendita, i biglietti venduti successivamente saranno rimborsati, mentre i già sottoscritti potranno sistemarsi in teatro.


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