Politica

Multe al funerale di Gigi "Coda" allo stadio, critiche alla questura dalla sinistra livornese: "Rappresaglia fuori luogo"

Le reazioni di Bruciati (Buongiorno Livorno), Bottai (Partito Comunista) e Potere al Popolo dopo le sanzioni per inosservanza alle norme anti covid che hanno colpito 34 persone tra i presenti all'ultimo saluto al tifoso amaranto

Non si sono fatte attendere le reazioni ai procedimenti avviati dalla questura di Livorno nei confronti di 34 persone che, nella giornata di lunedì 22 marzo, hanno partecipato al funerale-omaggio allo stadio riservato all'amico ultras Gigi "Coda" Guccini, il compagno prematuramente scomparso sabato scorso a 51 anni. Sanzionati per aver partecipato a "una manifestazione in aperto contrasto con le norme tese a tutelare la salute pubblica e a limitare la diffusione della pandemia da covid -19", e con l'identificazione in corse di un altro centinaio di presenti -, i provvedimenti amministrativi sono stati duramente ciriticati dalla sinistra livornese.

Livorno, lutto in curva Nord: gli ultras piangono la morte di Gigi "Coda" Guccini

"Provvedimento inopportuno, fuoriluogo e puro str**zo", le parole dell'ex candidato a sindaco per Buongiorno Livorno, Marco Bruciati, tra l'altro promotore del comitato per l'azionariato popolare. "Il questore intende fare una rappresaglia su una tifoseria ed una famiglia che salutano un proprio caro? ", si chiede invece Lenny Bottai, segretario del Partito Comunista ed ex colonna delle Brigate Autonome Livornesi. E ancora Potere al Popolo che parla di "un semplice atto repressivo gratuito".

Reazioni all'indagine di polizia espresse via Facebook o con comunicati stampa che riportiamo integralmente nelle pagine successive.

Bruciati: "Provvedimento inopportuno, si annullino le sanzioni"

"Provvedimento inopportuno, fuori luogo e pure stronzo. Chi di dovere controlli chi viola sul serio le norme, rispetti il dolore degli altri e annulli qualsiasi sanzione comminata", le parole di Marco Bruciati affidate a Facebook.

Bottai: "Una ritorsione che suona come una sfida alla città e alla tifoseria"

Pubblichiamo integralmente l'intervento di Lenny Bottai (Partito Comunista)

"Il Questore di Livorno, da poco arrivato, si era presentato molto disponibile, con mascherina amaranto e con l'annuncio che "voleva una Polizia gentile e comprensiva". Tuttavia questa mattina (ieri 22 marzo, ndr) ha annunciato in pompa magna le sanzioni per il funerale che ieri è stato realizzato allo stadio A. Picchi del compagno Gigi Guccini. 
Al Questore, siccome tutti o quasi erano rigorosamente con mascherina indossata alla regola, ed eravamo all'aperto, vogliamo ricordare che ogni giorno queste condizioni di assembramento si verificano in un bellissimo supermercato? vogliamo ricordare che ogni giorno in molti luoghi di lavoro, come le fabbriche, si sta ammassati senza che nessuno faccia controlli? Luoghi oltretutto al chiuso. Ma se vogliamo fare un parallelo, allora, pubblichiamo due foto dei funerali di Stato appena svolti, dove evidentemente il virus non causava lo stesso impedimento di partecipazione. Per di più gli ricordiamo che persino il giornale della domenica aveva annunciato l'evento, infatti erano presenti molti giornalisti". 

"Si tratta quindi di una mera formalità mancante per la quale intende fare una rappresaglia su una tifoseria ed una famiglia che salutano un proprio caro? Annunciare una ritorsione in una situazione del genere suona come un sfida verso una città ed una tifoseria che evidentemente conosce, avendo avuto un ruolo chiave al ministero sul tema dal 2001 al 2015, periodo nel quale la curva è stata colpita da una repressione mai vista, spesso immotivata, difatti con molti provvedimenti che poi, peraltro, sono stati annullati dai tribunali. Rancore o reminiscenza?
E specifico bene, non faccio di tutta un'erba un fascio e non mi sogno di farne una mera questione anti divisa, anche perché a Gigi per rispetto sono stati anche alcuni agenti a tributargli il suo saluto. Fatto che determina che ciò che fa la differenza è la sensibilità, la capacità di sapersi relazionare col mondo e non il mestiere".

Potere al Popolo: "La solita volontà di reprimere alcune aree politiche sociali per le loro idee"

Pubblichiamo integralemente il comunicato stampa di Potere al Popolo

Apprendiamo dalla stampa della solerzia della questura nel comminare multe ad alcuni partecipanti all'ultimo saluto a Gigi Guccini allo stadio.

Ci è sembrato un bel gesto tributare al compagno Gigi "coda" un ultimo saluto in quel luogo a lui tanto caro. Così non è stato per il questore di Livorno presentatosi sulla stampa il primo giorno a Livorno come un amante di una "polizia gentile e comprensiva" e che voleva entrare "in empatia" con le persone.

Invece il buongiorno è stato l'identificazione di alcun* compagn* scesi in piazza l'8 marzo e oltre 30 sanzioni amministrative per la partecipazione a un funerale evidentemente avallato anche dall'amministrazione proprietaria dello stadio, e dagli organi di stampa che ne avevano comunicato l'evento. Ci sembra quindi la solita volontà abbastanza naturale alle forze di polizia di reprimere sempre alcune aree politiche/sociali solo per le loro idee.

Ricordiamo infatti che secondo l'ultimo Dpcm, le cerimonie funebri non sono vietate. Basta andare sul sito del Governo, cliccare sulla Regione Toscana e scendere alla sezione "Attività culturali, Eventi, Cerimonie, Riunioni" https://bit.ly/3d5KQFc. La cosa è ribadita nel Dpcm tramite la Circolare del 6 Marzo 2021 del Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno 15350/117/2/1 Uff.III-Prot.Civ. (nel Capo IV art. 33-37 sulle cose ammesse in zona arancione si fanno alcuni riferimenti, ma per le altre norme tra cui cerimonie funebri si fa riferimento a quanto scritto per la zona gialla Capo III art. 8-32 sulle Funzioni Religiose).

Ricordiamo che invece lo scorso anno le cerimonie funebri, come sappiamo, furono vietate dai primi Dpcm del Governo Conte e permessi nuovamente fin dal Dpcm del 26 aprile 2020 .

Non capiamo perché si parli dunque di "manifestazione in aperto contrasto con le norme tese a tutelare la salute pubblica e a limitare la diffusione della pandemia da Covid -19"

Le uniche prescrizioni sono quelle di indossare la mascherina e rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Viene poi specificato che "Qualora il luogo di culto fosse particolarmente piccolo, il ministro religioso deve individuare il numero massimo di partecipanti ammessi all'interno e, ove necessario, aumentare le celebrazioni giornaliere per consentire a tutti di partecipare in sicurezza." Non crediamo che la presenza di qualche decina di amici in uno stadio di 15.000 persone come capienza possa costituire un problema. Insomma l'illecito secondo le forze di polizia che provano tanto "rispetto" per i cittadini, sarebbe che forse in qualche particolare momento la distanza tra le persone non fosse esattamente un metro? Una tale solerzia ovviamente non viene applicata in ogni occasione, al momento della spesa al supermercato, alla passeggiata, e soprattutto sui luoghi di lavoro, o ai funerali di Stato come accaduto di recente.

Insomma ribadiamo la solidarietà con chi ha tributato un ultimo saluto a Gigi, mandiamo un abbraccio e le condoglianze alla famiglia, e ribadiamo che questo è solo un semplice atto repressivo gratuito.


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